Dopo il crash landing della stagione precedente (che nel complesso rimane comunque discreta) e uno speciale di natale dimenticabile, si riparte con una nuova formula, già il terzo cambio da quando RT Davies è tornato al comando dello show. Nuova companion che forse, per una volta, non è la semplice ragazzina entusiasta di girare per lo spaziotempo.
La novità è Belinda Chandra, infermiera trentenne (già che non abbia 18-19 anni è notevole) che il Dottore insegue nello spazio, dopo che è stata rapita da robot pupazzoidi e nominata regina del suo pianeta eponimo. I robot sono grotteschi più che minacciosi, e l’equivoco di fondo sul nome della stella rende la vicenda abbastanza leggera, adatta per una ripartenza morbida.
Sarebbe così se non fosse che poi alla base di tutto scopriamo un loop temporale (e vabbè) e un partner rifiutato che non si fa problemi a compiere genocidio su un pianeta alieno per ottenere in sposa la ragazza che non l’ha voluto. Planet of the Incels avrebbe potuto essere un ottimo titolo, anche se forse un po’ forte per iniziare.
Solo che la questione è trattata con discordanti livelli di serietà. Da una parte i robot goffi e scemi, dall’altra la guerra con morti e dispersi; prima l’adolescente che fa un regalo spropositato, poi il tiranno dei mondi che vuole la schiava sessuale. Visto quanto è caldo oggi il tema del consenso e dell’educazione affettiva, e con la coincidente popolarità del termine incel che è diventato di dominio pubblico (non ho visto Adolescence, ma voi sì), forse si sarebbe potuto affrontare la questione con un po’ più di profondità. Il villain è macchiettistico ed è a sua volta una rappresentazione stereotipata: ovviamente è un gamer, e ovviamente non è capace di distinguere il gioco dalla realtà, e la prima cosa che pensa arrivato sul pianeta dei robot, prima di soggiogare la popolazione con lo sterminio, è “proprio come un videogioco” , frase che non è mai stata pronunciata da persone viventi ma solo nei film degli anni 90 che volevano mostrare come i videogiochi pervertissero le giovani menti.
A questo aggiungiamo una condotta del Dottore piuttosto incoerente, che per gioco fa saltare la corrente in un ospedale (ciaociao a quelli che erano collegati a supporti vitali) e festeggia con un balletto quando il villain riportato indietro allo stadio di zigote viene assorbito dal roomba di passaggio. E meno male che questo è il Dottore sensibile che versa una lacrimuccia ogni episodio (lo fa anche qui).
Forse è proprio Belinda a rendere tutto più credibile, quando si oppone ai tentativi del Dottore di portarla via con sé, e gli fa anche notare che il suo atteggiamento è pericoloso e tossico. Se i due non si stanno simpatici potrebbe nascere una dinamica interessante, ma temo che non sarà proprio così, almeno a giudicare dalle anteprime dei prossimi episodi.
Comunque sembra che l’arco settato per questa stagione sia riportare Belinda a casa (era successo già con altre companion, come Sarah Jane e Tegan), e scoprire il suo collegamento con la soldatessa conosciuta in Boom. Ignorerò la vicina di casa che parla alla telecamera perché sono abbastanza convinto che finirà nel nulla.
Nonostante qualche dettaglio che stride, per essere un season premiere con una nuova companion si può dire che funziona, per cui concedo un voto 7/10 di incoraggiamento.
Pensa, sono così coinvolta da questa gestione di Davies che mi ero addirittura dimenticata che sabato uscisse il primo episodio.