Contro ogni pronostico, mi trovate su Urania.
In che senso?
Cioè che nell’antologia Tecnologie del futuro in uscita a luglio (e che sarà disponibile fino a settembre) ci sarà anche un mio racconto.
Ma come proprio tu, che vai in giro a dire peste e corna di Urania? Ti sei venduto così?
Ah, amico mio, magari fosse una questione di soldi. Magari.
In realtà il discorso è più complesso. Nel 2019 avevo partecipato al progetto di Marco Passarello per una raccolta di racconti basati su ricerche scientifiche in corso, che contenesse sia un breve abstact della ricerca che un racconto ispirato a questa. Era uscito quindi Fanta-scienza, pubblicato da Delos, che conteneva il mio racconto Nimby. In seguito è uscita una seconda raccolta di questo tipo, e la terza è quella attuale, che Passarello è riuscito a piazzare sulla collana da edicola Mondadori, coinvolgendo alcune delle autrici precedenti e anche nomi estranei al panorama della fantascienza italiana.
Il mio racconto Origami è uno dei più difficili che abbia mai scritto, un po’ per i paletti imposti dalla ricerca, un po’ perché ero in mezzo a un trasloco, un po’ perché volevo fare qualcosa di diverso da quello che ci può aspettare in una raccolta del genere. L’intenzione era quella di un racconto che fosse a suo modo anche “leggero”. Mi saprete dire se funziona.
Potete trovare Tecnologie del futuro nelle edicole, presumibilmente. Facile che non ce l’abbiano. Provate a chiedere. Probabilmente non capiranno. Sempre che ci siano edicole intorno casa vostra. Altrimenti c’è l’ebook, se proprio ci tenete. Io non giudico.